- Dallo sprint alla lunga distanza
- Presentazione dell'hypercar originale prevista per aprile
- Prime prove in pista da agosto – debutto in gara dal 2026
Francoforte, Germania, 6 marzo 2025 – Per Magma Racing di Genesis, Hyperspeed non è solo un progetto, ma una realtà. È proprio in questo modo che il Team Principal Cyril Abiteboul descrive lo slancio alla base del nuovo ambizioso programma motoristico di Genesis. Partendo dallo sviluppo di un V8 fino ad arrivare ai preparativi per l'attesissimo debutto di Hypercar GMR-001 in scala reale, Abiteboul si è riunito di recente con la redazione di Genesis per affrontare i prossimi audaci passi del team. Questa intervista esclusiva fa seguito all'annuncio dell'ingresso di Genesis nel mondo delle gare motoristiche a fine dell'anno scorso con l'intenzione di partecipare al Campionato del mondo endurance di FIA (WEC) nel 2026 e al campionato IMSA (International Motor Sports Association) nel 2027.
Sono passati tre mesi dalla presentazione ufficiale del programma di corse di Genesis. Con quali sfide vi siete confrontati finora?
"Secondo me, la sfida più grande è il tempo che abbiamo a disposizione. Costruire un percorso è una sfida, ma lo sono anche trovare la struttura giusta e costituire un team. È necessario un gruppo di 60 addetti qualificati oltre a dover assicurare loro le attrezzature giuste per essere attivi."

"Dal punto di vista della tempistica e dell'ingegneria, un'altra grande sfida è rappresentata dal gruppo propulsore. Chi conosce i motori si rende conto che abbiamo avuto solo sei mesi per sviluppare un motore completo. La nostra scelta è ricaduta su un V8 proprio perché rappresentava una grande opportunità per non dover riprogettare un motore completo sin dalle sue basi, ma per ispirarci invece al motore WRC [World Rally Championship] già disponibile [all'interno di Hyundai Motor Group], cioè un 1.6 turbo con 4 cilindri in linea molto competitivo che utilizziamo da diversi anni. Una volta scelto quel motore, abbiamo raddoppiato i cilindri in linea ottenendo un V8."
"Stiamo anche lavorando con i nostri partner. Uno fondamentale è la francese ORECA, che non è una nuova società per questo settore. Progetta automobili per le gare di endurance da decenni. Per noi, è una gran fortuna averla come partner per fornirci supporto e indirizzarci nello sviluppo del design e delle prestazioni della vettura."
Sembra che stiate realizzando tutto in tempi rapidi.
"Sì, formare la squadra e combinare i diversi elementi rappresentano una sfida perché non c'era niente all'inizio. Non si tratta solo di un'auto da costruire. È una scuderia. Un'organizzazione. Una nuova identità."

L'accesso di Genesis agli sport motoristici è stata un po' una sorpresa per il mondo delle gare. Cos'è successo davvero dietro le quinte?
"Hyundai Motorsport ha partecipato al campionato di rally del mondo negli ultimi 12 anni, durante i quali ho ricoperto i ruoli di Team Principal da gennaio 2023 e di presidente da gennaio 2024. All'inizio dell'anno scorso abbiamo cominciato a considerare diverse opzioni per una nuova impresa dato che pensavamo che fosse il momento giusto per valutare il prossimo capitolo di Hyundai Motor Group negli sport motoristici. Verso l'estate dell'anno scorso, le gare di endurance ci sembravano un passo successivo interessante e da quel momento c'è stata un'evoluzione molto, molto veloce."

Ma perché le gare di endurance?
"È una serie motoristica ricca di storia e tradizioni. Non cerchiamo di costruire solo il presente, ma anche un'eredità. In questo tipo di campionato la competizione contro i marchi storici ci consente di mettere immediatamente a contatto Genesis con il meglio del meglio nelle località di gara più iconiche al mondo."

Genesis è orgogliosa della sua identità inconfondibilmente coreana. In che modo la scuderia mette in mostra il suo DNA coreano?
"La nostra identità coreana è chiaramente visibile sia nel nostro aspetto che nelle nostre performance. Innanzitutto, il design del nostro logo è un riferimento diretto ai caratteri coreani. Nell'identità del team facciamo riferimento anche al nostro legame con la cultura coreana."
"Per quanto riguarda le nostre prestazioni, un aspetto su cui ci piace insistere è la velocità con cui facciamo tutto. Tra qualche mese l'auto eseguirà i test su strada e comincerà le competizioni ad inizio 2026. Considerando tutti gli standard, abbiamo veramente compresso al massimo i tempi delle normali attività perché volevamo anche dimostrare il dinamismo della cultura coreana o quello che mi piace chiamare Hyperspeed di Genesis."
Passiamo alle informazioni su Hypercar GMR-001: da ingegnere, qual è il rapporto tra design e prestazioni?
"Uno dei più famosi progettisti dell'aeronautica francese era solito dire 'ciò che è bello vola anche bene'.
Tendo a crederci. A volte, le norme tecniche possono spingere a progettare automobili che non sono necessariamente belle da vedere perché risultano estremamente ricercate. Continuo a pensare alla Formula Uno perché è l'ambito in cui ho passato la maggior parte della mia vita. C'è stato un periodo in cui le vetture erano ricche di superfici aerodinamiche: molte alette, numerosi denti di squalo e così via. Ma, alla fine, secondo me non c'è opposizione tra estetica e funzionalità. Ad ogni modo, l'auto che vince è sempre la più bella."
GMR-001 è una hypercar presentata lo scorso dicembre a Dubai sotto forma di modello in mezza scala. Quando potremo vederla in scala reale?
"Deve essere rilasciata quest'anno perché la vettura sarà testata ad agosto. Quindi sveleremo la vettura un po' prima, diciamo più o meno ad aprile. Troveremo la location ideale per la presentazione della vettura al mondo."
E le persone? Dove state ricercando i membri della scuderia?
"Siamo alla ricerca di talenti in tutto il mondo. Posso già dirvi che siamo riusciti ad ottenere un ingegnere capo. Non posso ancora rivelare il suo nome, ma posso dirvi che in passato ha lavorato con alcuni dei marchi di maggior successo degli sport motoristici. Stiamo cercando solo il fior fiore dei tecnici in grado di offrici non solo il loro talento, ma anche la loro cultura, il loro background e la loro rete di persone."

Deve essere entusiasta dei due piloti del team, André Lotterer e Luis 'Pipo' Derani.
"Sono molto, molto carico. Stavo parlando di cultura. In base alla mia esperienza, nessuno è più importante di coloro che guidano la realizzazione di questa cultura. Per tutti noi è essenziale coinvolgere persone che non siano solo piloti, ma anche figure in grado di incarnare il nostro marchio automobilistico ed essere leader del team. Sia André che Pipo rivestono proprio questo ruolo. André ha ottenuto il titolo di campione del mondo WEC l'anno scorso e Pipo vanta una grande esperienza nell'IMSA."

Quali sono gli obiettivi immediati che avete in mente quando la vettura inizierà le competizioni nel 2026?
"Il primo anno sarà concentrato sui controlli del sistema e dell'affidabilità accertandoci di garantire prestazioni adeguate. E, francamente, se ce la faremo, ci potremo ritrovare tra i soliti primi cinque classificati. E trovandosi tra i soliti primi cinque classificati, si può salire sul podio in alcune occasioni."
"In seguito, faremo un passo per volta per dimostrare che siamo una forza professionale e credibile
nelle competizioni e che c'è un piano a lungo termine. Non ha senso cercare di precipitarsi. Non è una gara di sprint, ma di resistenza. È una filosofia del tutto diversa."
L'inizio è stato rapido per il team, ma ci sono stati momenti indimenticabili?
"Secondo me, un grande momento è stato Dubai. Il bello di Genesis è che fa parte di un gruppo veramente internazionale e in tantissimi hanno lavorato sodo per prepararsi al debutto. È stato un momento davvero speciale quando mi sono trovato sul palco del bellissimo Burj Khalifa e ho osservato tutte le persone e la torre al tramonto."
"Ma sono sicuro che ci saranno altri grandi momenti nel nostro futuro. Tra poche settimane, se tutto va secondo i piani, la prima accensione del motore sarà un momento ancora più importante. E poi ci sarà anche l'inaugurazione della nostra nuova sede, che sarà molto bella."