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INTERVISTA AI PILOTI DA CORSA DI GENESIS MAGMA RACING ANDRÉ LOTTERER, PIPO DERANI, MATHYS JAUBERT E DANI JUNCADELLA

Data di rilascio: 01 ott 2025   |   Le Castellet, Francia
Q A WITH GENESIS MAGMA RACING DRIVERS ANDR LOTTERER PIPO DERANI MATHYS JAUBERT AND DANI JUNCADELLA
  • I quattro piloti confermati di Genesis Magma Racing per la stagione 2026 del Campionato del mondo endurance FIA fanno il punto dopo il primo banco di prova della hypercar GMR-001. 
  • Le nuove leve Mathys Jaubert e Dani Juncadella condividono le emozioni del loro battesimo del fuoco a bordo della vettura coreana. 
  • I piloti analizzano i risultati chiave del test e tracciano la rotta verso le prossime fasi del processo di sviluppo prima del debutto della vettura nelle competizioni.

Le Castellet, Francia, 1 ottobre 2025 – Il primo test di endurance della hypercar GMR-001 all'Autódromo Internacional do Algarve ha rappresentato un altro tassello fondamentale nella costruzione del progetto Genesis Magma Racing in vista dell'edizione 2026 del Campionato del mondo endurance (WEC) FIA. Dopo tre giorni di collaudi, i quattro piloti confermati per la stagione (André Lotterer, Pipo Derani, Mathys Jaubert e Dani Juncadella) riflettono sulle loro esperienze.

Qual è l'obiettivo di completare un test di endurance con l'hypercar GMR-001?

André Lotterer: "Quando si pensa di correre a Le Mans, si parla di una gara di 24 ore. Quindi la vettura deve reggere il ritmo senza cedere. Questi test mettono per la prima volta la vettura sotto stress per un tempo prolungato studiando le reazioni di ogni suo singolo componente dato che tutto è nuovo di fabbrica. In realtà è soprattutto un esame per il team (gli ingegneri e i responsabili dietro le quinte dell'intero progetto della vettura), più che per noi piloti. Naturalmente, è utile anche per noi prendere confidenza con la vettura su distanze più lunghe, specialmente per capire come si consuma la gomma e valutare l'ergonomia delle postazioni. Di solito, nei test di endurance, non si lavora molto sulla configurazione. L'obiettivo è tenere la macchina in pista il più a lungo possibile, accumulando chilometri. È stato positivo riuscire a farlo relativamente presto nel nostro percorso di sviluppo, partito solo all'inizio di agosto."

Come è progredito lo sviluppo dell'hypercar GMR-001 rispetto al primo test di agosto?

Pipo Derani: "Considerando che abbiamo effettuato solo sei giorni di test, stiamo bruciando le tappe. Ovviamente ci sono diversi aspetti, soprattutto a livello di sistemi, su cui dobbiamo continuare a lavorare, ma il team Genesis Magma Racing sta facendo un lavoro impressionante. Non è una passeggiata entrare in una serie competitiva come il WEC, dove tanti altri concorrenti corrono da anni. Mettere insieme un gruppo di persone partendo da zero e farle lavorare in sintonia non è semplice, ma finora stiamo facendo buoni progressi. Ci sono delle aree dove possiamo migliorare, ma ce ne sono altre dove siamo andati oltre le aspettative. Fa parte del processo di sviluppo, ed eccoci qui, dopo solo il sesto giorno di test, già a completare una prova di 30 ore. L'hypercar GMR-001 sta dimostrando tutto il suo valore. Avevamo alcuni problemi da risolvere, ma rientrava nell'ordine delle cose: è proprio per questo che si fanno test come questo."

Quali sono state le sue prime impressioni alla guida dell'hypercar GMR-001?

Mathys Jaubert: "Guidare l'hypercar GMR-001 per la prima volta è stato qualcosa di veramente magico. È molto potente, mostruosamente più potente di qualsiasi cosa io abbia mai guidato, ma è anche docile. Trovi subito il feeling giusto. Lo stile di guida richiesto ricorda più quello di una GT che quello di una monoposto o di un prototipo LMP2. Credo sia il peso a generare molto movimento nella vettura e a rendere la guida veloce davvero appagante. Sembrava di vivere un sogno. Da quando ero ragazzino, il mio obiettivo è sempre stato arrivare nella classe regina dell'endurance, e sono al settimo cielo per esserci riuscito e per condividere la macchina con piloti leggendari come Dani, Pipo e André".

Come descriverebbe i suoi primi giri sull'hypercar GMR-001 a Portimão?

Daniel Juncadella: "I miei primi giri sull'hypercar GMR-001 sono stati un'esperienza straordinaria. Mi è piaciuto davvero tantissimo. Fin da subito, si percepisce che abbiamo tra le mani una vettura eccezionale. È evidente che abbiamo un'ottima base di partenza, e siamo solo al sesto giorno di sviluppo su pista. Certo, è stata una prova impegnativa perché mi sono buttato direttamente in un test di endurance per i miei primi giri, ma credo sia stata un'ottima occasione per mettere alla prova la mia condizione fisica e penso di essermela cavata molto bene. Sono soddisfatto di constatare che il mio livello di preparazione fisica era già adeguato fin dai primi giorni con la squadra e non vedo l'ora di affrontare il prossimo test. C'è un futuro brillante davanti a noi."

Come si colloca l'hypercar GMR-001 rispetto alle auto LMP2 e GT che ha guidato in precedenza?

Daniel Juncadella: "Penso che sia una perfetta combinazione tra una LMP2 e una GT. In termini di maneggevolezza, direi che per molti aspetti si avvicina di più a una GT. Tuttavia, nell'hypercar manca l'ABS e questo alza il livello di difficoltà. L'hypercar ha molti sistemi da gestire, molti più aspetti tecnici da imparare e padroneggiare rispetto ad altre auto. Ha una deportanza nelle sezioni ad alta velocità molto simile a quella di una LMP2, ma l'hypercar GMR-001 è decisamente più potente. E questo la rende davvero divertente da guidare."

Quali competenze ha appreso con il programma Genesis Magma Racing Trajectory in LMP2 che ha potuto applicare nel suo primo test sull'hypercar?

Mathys Jaubert: "Credo che l'insegnamento più importante della mia stagione con il programma Genesis Magma Racing Trajectory in LMP2 e nella European Le Mans Series sia stato imparare a dare il feedback giusto: quali informazioni trasmettere all'ingegnere e al team per migliorare la vettura. È un aspetto cruciale in questo tipo di test con l'hypercar, dove siamo ancora nella fase iniziale e dobbiamo sviluppare la vettura passo dopo passo. Come piloti, dobbiamo fornire un feedback chiaro e preciso, concentrandoci su un aspetto specifico alla volta. Avere Mathieu Leroy come ingegnere rende tutto più facile. Abbiamo lavorato insieme per tutto l'anno in ELMS. Quindi parliamo lo stesso linguaggio tecnico. E lui conosce i miei punti di forza e cosa voglio ottenere con l'auto."

Quali informazioni aggiuntive ha potuto fornire dopo aver guidato per la prima volta l'hypercar GMR-001 in condizioni di buio?

Pipo Derani: "Ci sono alcuni dettagli che [di solito] non sono prioritari durante la guida, ma che abbiamo rivalutato quando abbiamo provato a guidare di notte per la prima volta. Ad esempio, non ci siamo concentrati particolarmente sulla luminosità del display del volante, ma poi, guidando di notte per la prima volta, mi sono reso conto che non riuscivo a vedere praticamente nulla. In seguito, siamo riusciti a [regolare queste impostazioni] direttamente dall'abitacolo, ma non abbiamo ancora raggiunto il punto in cui possiamo dedicarci a questi dettagli legati al comfort. L'attenzione è piuttosto rivolta ai sistemi critici: motore, telaio e così via. Una volta risolti questi aspetti principali, potremo occuparci dei dettagli minori, assicurandoci di completare tutti gli aspetti della vettura prima che sia pronta per le gare."

Come riassumerebbe i risultati del test?

André Lotterer: "È stato un test molto interessante, con molti dati da analizzare e domande a cui dare risposta. Abbiamo comunque macinato molti chilometri e raccolto una mole di informazioni su cui gli ingegneri potranno lavorare prima del prossimo test. I dati software verranno ovviamente analizzati in dettaglio, e questo richiede tempo per ottimizzare tutto, ma l'hardware ha superato brillantemente questo banco di prova. Abbiamo dimostrato di aver risolto alcuni problemi emersi nei test precedenti, ma abbiamo ancora qualche aspetto da perfezionare. Non è niente di preoccupante, ma si tratta di dettagli che dobbiamo sistemare prima di scendere in pista per gareggiare."

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